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Immagine:Firenze - modified.jpg

Come recuperare i dati dall’Hard Disk danneggiato

Image

Cosa fare se vi trovate con l’hard disk vuoto o danneggiato e al suo interno erano salvati dati importanti, la stessa procedura vale per floppy, chiavette USB, Zip Drive, etc etc…

Prima cosa importantissima non scagliate l’oggetto contro il muro, è importante che rimanga collegato al pc e non perda l’integrità strutturale.
Le operazioni sotto descritte vanno bene nei casi in cui il supporto sia ancora riconosciuto dal vostro sistema operativo.
Se state utilizzando un HD esterno, e non è più in garanzia, estraetelo dal case esterno ed installatelo in un altro case o direttamente nel PC, in questo modo verificherete se il problema era nel supporto USB e non nell’HD.
Se la vostra unità ha perso dei file o non sono più riconosciuti (un classico è che prendano nomi composti da caratteri alfanumerici casuali e prdano l’estensione) una prima causa potrebbe essere il danneggiamento dei file di sistema responsabili dell’indicizzazione file o dei cluster in cui essi sono contenuti, il primo tentativo sarà quindi l’eseguire un check disck da Dos.

Andate su Start -> tutti i programmi -> Accessori -> Prompt dei comandi
digitate chkdsk e premete invio, poi aspettate il risultato.

Con questa operazione, la più veloce in termini di tempo di esecuzione, il sistema prova a riparare i file corrotti.
Se questa operazione non è andata a buon fine o comunque non avete visto ricomparire i vostri file provate la fase 2

Start -> Risorse del computer
Tasto destro sull’unità che si desidera analizzare -> proprietà
Aprite la cartella “Strumenti” ed eseguite lo scandisk

Questa operazione è molto lunga, se state analizzando unità sopra i 100Gbyte è possibile che richieda anche parecchie ore. Durante questa fase vengono analizzati tutti i settori, i file di allocazione ed il contenuto dell’unità.

A questo punto se il problema era di lieve entità dovrebbe essersi risolto, ci sono casi in cui i file sono andati persi a causa di un virus, o di un comando di cancellazione non desiderato o addirittura di una formattazione.
In questi casi non è ancora tutto perduto, si può ricorrere a dei software di recovery appositamente studiati che vanno a ripristinare la condizioni iniziali. Meno si è utilizzato il supporto di memorizzazione dopo il danno meglio è in quanto questi softare analizzano i settori e ricompongono i file di indicizzazione, se si è scritto un file nei settori dove prima era memorizzato il file da recuperare l’operazione non sarà tanto semplice, se non impossibile.

I danni all'hard disk sono un problema particolarmente rilevante soprattutto per le compagnie più piccole, che lavorano con un solo server e un solo hard disk, e a volte non hanno un backup fresco sottomano. La situazione peggiora se il disco danneggiato è parte di un sistema RAID. Un'avaria al disco 5 o al disco 1, di per sé, non sono un problema, perché i dati sono messi al sicuro proprio dal sistema RAID, i cui livelli sono stati preparati appositamente. Ma resta sempre l'errore umano, che può manifestarsi, per esempio, sostituendo il drive sbagliato.

Ma non tutti i dischi che mostrano segni di malfunzionamento sono da buttare. A volte, gli errori "leggeri" posso essere corretti usando dei software di recupero. Ma anche in questo caso è bene soppesare i rischi di un'operazione fai da te, in confronto al costoso intervento di un professionista. Potreste non essere in grado di individuare un danno su un controller al primo colpo, per esempio. Normalmente, un utente ritiene che il problema sia sul disco. Ecco la regola magica: se sentite dei ticchettii, o se la funzione S.M.A.R.T. del computer indica un errore durante l'avvio, c'è di certo qualcosa che non va.

Che fare una volta che ci si è accertati che un disco fisso è certamente danneggiato? Oppure, che cosa succede se estraete il disco sbagliato dal suo alloggio, ingannati dall'ansia e dal nervosismo, nel tentativo di recuperare i dati? Prima di tutto, niente panico. Bisogna agire sistematicamente e riflettere, per riuscire nell'intento, nonché assicurarsi di spendere il meno possibile - visto che i prezzi possono facilmente raggiungere le quattro o cinque cifre.

A questo scopo ci siamo rivolti a degli specialisti del recupero di Kroll Ontrack per dare un'occhiata ai possibili metodi di recupero, anche per i sistemi RAID.
 

Prima di tutto il disco deve essere estratto dal computer per permettere ai tecnici di individuare il problema. Naturalmente non ce n'è bisogno se spedite il direttamente il drive, ma è necessario se spedite il vostro PC o laptop. Normalmente si chiama Ontrack per una prima consulenza, anche perché hanno molte sedi localizzate nel mondo e l'assistenza è offerta in molte lingue. Accertatevi di dare informazioni dettagliate su quanto è accaduto, così che abbiano le idee chiare sul da farsi.

Un recupero fatto tramite l'assistenza remota è, probabilmente, la scelta più conveniente. In questo caso non dovrete nemmeno smontare il drive; Ontrack fornisce il software necessario, così che lo possiate installare. Una volta fatto, ci si connette all'azienda mettendo i loro tecnici in grado di accedere al vostro sistema in remoto. È una scelta deliberata, che sta all'utente, visto che qualcuno potrebbe non gradire che i tecnici di Ontrack si “intromettano” nel suo sistema. Una volta aperta la connessione gli specialisti fanno un'analisi diagnostica via internet, se possibile. Visto che un semplice “undelete” potrebbe bastare, vale la pena di tentare. Il recupero “a domicilio” è un'altra possibilità per i clienti Ontrack; rimuovere un drive da un grosso sistema SAN o da altre strutture di archiviazione a volte non è possibile.

Se questo non basta, o se il vostro drive può essere analizzato a orecchio - uno specialista può individuare il danno ascoltando - bisogna spedire il drive, o tutto il blocco, alla sede locale di Ontrack. Il primo tentativo consiste nel collegare il vostro sistema di archiviazione ad un computer host tentando il recupero con il loro software “Easy Recovery”. Questo risolve la maggior parte dei casi prodotti da errori umani, come l'accidentale cancellazione di partizioni o la formattazione. Il primo obiettivo è leggere i dati esistenti e copiarli completamente all'esterno del drive. A questo punto lo specialista lavora sui dati copiati su un server.

Se nemmeno questo funziona si può procedere alla sostituzione della scheda. Per farlo è necessaria una scheda compatibile. Di solito si procede per tentativi, fino a trovare la combinazione giusta. Ovviamente nei laboratori c'è bisogno di una grande varietà di pezzi con cui provare; Ontrack cerca di avere il maggior numero di drive disponibili, ma se non è così, è sempre possibile farsi mandare i pezzi necessari da un altro laboratorio.

Troubleshooting

Analisi: ricerca microscopica del problema
Follow-Up Analysis: Microscopic Approach On How To Find The Actual Problem

Le priorità del processo: buona volontà e contanti

Il cliente può scegliere tra diversi servizi: Standard , Express ed Emergency. Ogni servizio offre diversi tempi di risposta e diversi prezzi.

I prezzi del listino, ad ogni modo, si riferiscono esclusivamente alla diagnostica, da sostenere sia che decidiate o meno di procedere alla riparazione. Un bel contrasto rispetto al concorrente più piccolo, CBL, che non chiede nulla per l'analisi. D'altra parte, se si tratta di questioni importanti, Kroll Ontrack può contare su 29 uffici sparsi per il mondo, che si possono scambiare consulenze e risorse.

Nel 2005, Kroll Ontrack ha affrontato 50.000 casi, riuscendo a risolverne il 40% quasi istantaneamente; il restante 60% ha richiesto l'uso della stanza sterile, grazie alla quale il 75% degli interventi è stato un successo.

Primo passo: la stazione delle immagini

La prima cosa che si tenta di fare è la creazione di un'immagine del disco danneggiato, sul server locale di Ontrack. Presso la sede che abbiamo visitato, la capacità disponibile era di 60 TB. Idealmente, il tecnico lavora solo sull'immagine del drive. Kroll Ontrack estende le capacità dei suoi drive mano a mano che crescono le misure dei dischi sul mercato. In caso di necessità, i contenuti di un drive possono essere copiati semplicemente su un altro drive, invece che sul server.

Secondo passo: chirurgia d'emergenza

A single data recovery workstation at Ontrack consists of four systems, since data recovery can take a long time. Below on the right, you see the KVM switch (keyboard/video/monitor switch).
Ecco una stazione di lavoro Kroll Ontrack: ci sono quattro sistemi, per gestire i lunghi tempi necessari. In basso a destra potete vedere l'interrutore KVM (tastiera/video/monitor).

Un hard drive che si rifiuta di collaborare viene spedito di corsa alla stanza sterile. Le stanze sterili di Kroll Ontrack sono di classe 100, vale a dire che ci sono al massimo 100 particelle per ogni metro cubo d'aria.  Le parti vengono smontate e sostituite qui: componenti elettroniche interne, bracci di lettura/scrittura, oppure il motore di rotazione. In molti casi è possibile recuperare l'accesso ai dati.

The data recovery specialist has frequently-used write/read heads always at hand (hanging in the top right corner).
Testine di lettura/scrittra sempre disponibili, in alto a destra.

Terzo passo: recupero dei dati

Se è possibile recuperare i dati, una copia viene spedita al cliente. A questo punto lui, o lei, decide il da farsi, cioè quali dati recuperare e quali no, il che influisce sul prezzo finale. Difficilmente ci vogliono meno di 1000€, e per un sistema RAID il prezzo lievita molto velocemente, perché dipende dalla quantità di dati da recuperare, e dall'entità del danno.

Il programma di Ontrack, Verifile, offre un'anteprima dei dati recuperabili (Use Ontrack® VeriFile Online Data Reports). Questo programma lavora con un elemento di controllo basato su ActiveX, e quindi per usarlo è necessario Internet Explorer. Questo strumento genera un file ODR (Online Data Report), che usa un codice di colori: verde, giallo e rosso, in base alla probabili di recupero del file.

Normalmente i dati vengono spediti su DVD o su una memoria portatile.

Hard disk danneggiato? Ci pensa Kroll Ontrack

 

Dopo aver recuperato i dati non c'è ragione di usare ancora un drive danneggiato, giusto? La maggior parte delle volte vale la pena di fare un'analisi per cercare le cause del danno. Kroll Ontrack fa l'analisi al microscopio. Il drive viene aperto nella stanza sterile, dove un tecnico applica un liquido di contrasto goccia a goccia, sul disco, in modo da rendere visibile il magnetismo.

The black line illustrates one or more completely deleted data tracks, in this case due to overvoltage at the read/write heads resulting in immediate destruction of the magnetic areas. Indicated blue is the servo track, laid out concentric to the center of the platter. Modern hard drives have a multi-partitioned servo track due to its longer exterior track size.
La linea nera indica una o più tracce del tutto cancellate, in questo caso a causa del sovravoltaggio che ha colpito le testine; il risultato è stata la distruzione immediata delle aree magnetizzate. Il blu indica la traccia di servizio, che ha un andamento concentrico rispetto al piatto. I moderni hard drives hanno una traccia di servizio a partizioni multiple, per via delle grandi estensioni.

Conclusione: fate i back-up e risparmiate

Se volete risparmiare tempo, denaro e grattacapi, fate regolarmente il backup. L'analisi dei dati parte dai 120€, e può arrivare a 500: il recupero vero e proprio arriva facilmente a 1000. Presentarsi ad un laboratorio Kroll Ontrack con un sistema RAID danneggiato potrebbe costarvi migliaia di euro. Se siete disposti a spendere si possono recuperare le informazioni anche da un sistema RAID 5 con due dischi danneggiati.

Anche se vi prendete la giusta cura del vostro hardware, e siete attenti anche alla sicurezza, c'è sempre la possibilità che qualcosa vada storto. Se capita, ricordate di mantenere la calma. Una reazione eccessiva può essere anche peggio. Non cercate una soluzione fatta in casa, solo perché il capo potrebbe prendersela. Discutere le soluzioni possibili con una persona più competente a riguardo darà i risultati migliori.

Vediamo alcuni software ottimi come aiuto:

Restoration Freeware

Restoration 2.5.14

Download » » Utility di sistema » » Recupero/eliminazione dati » » Restoration 2.5.14

Descrizione:

Avete cancellato un file per errore (magari adoperando il famigerato SHIFT+CANC) e vi state mangiando le mani?
Oppure avete paura che qualcuno (il capo? il/la fidanzato/a?) sbirci a fondo nel vostro pc e riesca a scovare del materiale che avete cancellato ma che, come vi hanno detto, è ancora nel pc da qualche parte?
In entrambi i casi può esservi d'aiuto questo piccolo programma, distribuito gratuitamente.
Non necessita di installazione (potete lanciarlo comodamente anche da floppy) ed è in grado di rintracciare tutti i file, eliminati dal cestino, ma che non sono stati ancora sovrascritti. Su vostra richiesta, recupera i file che voi gli indicate.
Se avete già "restaurato" i file che vi interessano, e volete rendere irrecuperabili quelli che restano, basta chiedere a Restoration di sovrascriverli e nessun 
software sarà in grado di recuperarli!

 














Restoration permette di recuperare files cancellati per sbaglio o per colpa di alcuni virus. E’ sviluppato in Giappone e reso gratuito dal suo creatore Brian Kato. E’ molto veloce ed estremamente facile da usare, occupa pochissimo spazio. Può essere lanciato da supporti come floppy, cd, chiavette usb, ecc.) senza bisogno di installazione. Questa possibilità è utile se i file da recuperare sono nell’unità principale, non si rischia che sia lui stesso a scriversi sui settori da recuperare.

Vantaggi:

  • Supporta tutti i file system (FAT12/FAT16/FAT32/NTFS)
  • Non necessita di installazione
Download per Windows



Downloads: 79.435
Piattaforme: Windows
Sistemi Operativi: 98/2K/XP
Produttore: Brian Kato
Voto: 8
Lingua: Inglese
Licenza: Freeware
Ultimo update: 14/05/02

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Screenshot (21.85 KB)













GetDataBack
100$ - Demo disponibile

E’ un buon programma per il recupero dati. Ha la possibilità di recuperare i dati in modalità grezza (raw, ovvero recupero dei dati così come vengono trovati senza tentare una ricostruzione) e guadagna molto in semplicità.
Esiste la possibilità di recuperare i dati dopo una formattazione del computer completa (e non solo dopo una formattazione veloce). Non siamo più nel mondo del gratuito, ora si parla di 100$ per la licenza.
Easy Recovery Professional 500$

E’ il migliore di questa categoria. All’inizio la ricchezza di opzioni può lasciare disorientati, tuttavia dopo un po’ si comincia ad apprezzare la ricchezza e la potenza di questo programma. In grado di salvare situazioni disperate. Ovviamente tutto questo si paga: la licenza standard costa sui 500$

Tipi di danno

Data loss might also occur in small drives such as the Hitachi MicroDrive. Ontrack was unable to recover any data in the above right example.
La perdita di dati può anche colpire i supporti pù piccoli, come il MicroDrive di Hitachi. Ontrack non ce l'ha fatta, con il caso in esempio.

Danni alla scheda o difetti alle testine non sono poi così rari. In entrambi i casi, per accedere ai dati, uno specialista sostituirà il pezzo danneggiato con uno nuovo. Si può arrivare, in questi casi, anche ad un recupero del 100%. 

Un cosiddetto crash - quando una testina colpisce fisicamente la piastra magnetica - è un danno molto più serio. Basterebbe un leggero impatto sul disco per causarlo, per via della piccolissima distanza che separa la superficie del disco dalla testina stessa. La perdita di dati, in questo caso, è praticamente certa. La testina potrebbe anche colpire la superficie più volte, portando materiale con sé ad ogni passaggio; materiale che poi si spargerà sul disco, provocando graffi e altri danni. Se il crash della testina è molto grave, purtroppo, non c'è nulla da fare.

Il sovravoltaggio delle testine causa la distruzione permanente delle aree dei dati, così come la magnetizzazione. Questo significa che la distruzione fisica dei settori di memoria, non la semplice cancellazione dei dati.  In base al tipo di disco, uno specialista potrebbe riuscire a recuperare qualcosa. Normalmente il recupero è impossibile dagli Hitachi, perché il produttore non fornisce nessuna informazione sul firmware. Altri prodotti permettono, almeno, la lettura dei dati da altre fonti.

Strano ma vero, anche gli squilibri interni possono causare danni. La rotazione irregolare del disco, dovuta a supporti danneggiati, può portare a modifiche non desiderate delle tracce, non controllabili dal drive; il risultato è un guazzabuglio di dati. I supporti si danneggiano, di solito, quando un disco non viene maneggiato con la cura adeguata durante il trasporto. Uno specialista, in questo caso, può recuperare i dati ribilanciando il disco.

Gli errori logici rappresentano il 40% delle richieste che Kroll Ontrack riceve; fortunatamente non c'è bisogno della sala sterile per risolverli. Comunemente questi errori si generano dalla cancellazione o dal cattivo impiego dei file (normalmente accidentali), ma il drive in sé non ha nessun problema. Anche se il problema è nel disco, comunque, si tratta di un settore danneggiato, nulla di più. Ogni drive ha dei settori malfunzionanti: un primo elenco viene fornito direttamente dal produttore; un secondo elenco, invece, si aggiorna continuamente se altri settori si danneggiano durante l'uso. Normalmente non accade molto spesso, ma se la funzione S.M.A.R.T. vi segnala di salvare i dati al più presto, allora ci sono guai in arrivo; infatti questo indica che la lista “in divenire”, vale a dire quella che si aggiorna di continuo, è piena, e un numero di settori molto sopra la media ha smesso o sta smettendo di funzionare.

Prendiamo ora in considerazione un danno irreversibile. Il vostro hard disk tira le cuoia di fronte al fuoco o ad una fonte di calore che oltrepassi il limite di Curie, legato al materiale magnetico; in questi casi la magnetizzazione viene completamente neutralizzata. La temperatura di Curie dipende dal materiale usato per la costruzione; i dispositivi magneto-ottici sfruttano questo meccanismo (riscaldamento via laser), ma non è certo così per gli hard disk.

Cercare di risolvere questi problemi con il fai da te potrebbe peggiorare le cose - secondo Kroll Ontrack questo è uno degli ostacoli maggiori che si trovano ad affrontare. Secondo le statistiche, gli europei sono peggiori degli americani, per quanto riguarda i tentativi di recupero fatti in casa. La situazione può anche peggiorare se, per esempio, gli amministratori sono intimoriti dalle reazioni del capo. È anche successo che qualcuno mandasse un floppy invece del drive danneggiato, il che mette in evidenza la pressione a cui era sottoposta la persona in questione.
 

Soluzioni possibili

Water damage: unfortunately, a customer turned on the drive after a liquid had intruded. There is no way to fix this, since even the installation of new heads won't help (they will not be able to run over the damaged area).
Acqua: un tente ha dato energia dopo che un liquido era penetrato nel drive. Non c'è stato modo di recuperare, perché nemmeno l'installazione di nuove testine sarebbe d'aiuto in questo caso (non potrebbero, infatti, leggere le aree danneggiate).

© Copyright by corvaglia  stefano  florence (Italy) Alenoush  Sahakian Teheran (Iran)  
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